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Area Migranti
Migranti nel Lazio

Migranti nel Lazio

I bisogni che esprimono gli stranieri immigrati, sia neo che extra comunitari, non sono diversi da quelli ormai conosciuti nelle diverse realtà provinciali o regionali: lavoro, casa, integrazione nel tessuto sociale, con particolare riguardo ai minori.
La difficoltà dovuta ad una diversa lingua, le diverse identità culturali, l'impatto con una differente organizzazione giuridica-amministrativa a loro estranea spiegano le pressanti richieste di informazioni e la necessità di una mediazione culturale.

Alla data del 1° gennaio 2018, i cittadini stranieri residenti nel Lazio ammontano a 662.927. Di questi, l'82% si concentra nella provincia di Roma. Seguono le province di Latina con l'8%, Viterbo con il 5%, Frosinone con il 3% e Rieti con il 2%.

Rispetto all'età media della popolazione laziale, gli stranieri immigrati sono più giovani e con una maggiore propensione all'imprenditorialità.

Politiche in favore degli immigrati e di altre minoranze

Il Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali previsto dalla L.R. 10 Agosto 2016, n. 11 sostiene l'integrazione e l'inclusione sociale delle persone immigrate attraverso interventi e servizi riguardanti la rimozione degli ostacoli che si oppongono all'esercizio dei diritti civili e sociali da parte dei cittadini immigrati, secondo quanto previsto dalla L.R. 14 luglio 2008, n. 10 (Disposizioni per la promozione e la tutela dell'esercizio dei diritti civili e sociali e la piena uguaglianza dei cittadini stranieri immigrati) e successive modifiche e favorisce la diffusione della cultura dei diritti, dei doveri e delle responsabilità.

Il sistema integrato, promuove l'integrazione sociale delle comunità Rom, Sinti, Camminanti e delle altre minoranze, nonché il superamento dei campi, così come indicato dalla "Strategia nazionale d'inclusione di Rom, Sinti e Camminanti (Attuazione Comunicazione Commissione europea n. 173/2011)".

Tale sistema prevede, inoltre, la realizzazione o il potenziamento delle strutture per la collocazione del minore non accompagnato, al fine di agevolarne l'integrazione ed escludere nuove forme di emarginazione sociale.

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